Ristrutturare un antico podere di campagna per farne la propria abitazione è qualcosa di meraviglioso; dare nuova vita ad una struttura altrimenti destinata, con il tempo e l’incuria, a crollare.
Una perdita immane perché si tratta di costruzioni irripetibili che ci sono state regalate da un lontano passato e che, se capite, hanno tanto da raccontare.
Tutto questo, come dicevo, è meraviglioso ma molto stancante. Come sapete, io e mio marito siamo alle prese con i lavori a podere SanGiuda e per fortuna abbiamo una buona manualità, sappiamo arrangiarci in molti lavori e in attesa che l’impresa edile faccia il grosso per renderlo abitabile, noi ci portiamo avanti con quello che riusciamo.
Abbiamo ricostruito muretti a secco parzialmente crollati, abbiamo abbattuto tutti gli infestanti che avvolgevano parte della proprietà, abbiamo sistemato vecchi mobili trovati nella soffitta, abbiamo costruito una scala con pesantissime pietre, ora stiamo sistemando il giardino piantando nuovi arbusti e molto, molto altro…
Questo ci rende immensamente felici perché, giorno dopo giorno, vediamo quanto sta cambiando la nostra futura casa ma la sera quando arriviamo in quella provvisoria siamo distrutti.
Una doccia per rigenerarsi e poca voglia di mettersi ai fornelli nonostante la fame e, spesso, le bruschette diventano le nostre “salvacena”: gustose, veloci da preparare e molto versatili.
Questa volta avendo a disposizione un eccellente pane di Altamura D.O.P. prodotto dall’Azienda PanBiscò di Altamura, che per me è il migliore proprio per queste preparazioni, ho pensato a delle bruschette che uniscono tre diverse eccellenze italiane.
Provatele poi mi saprete dire…


Preparazione facilissima
– pane di Altamura D.O.P.
– 200 gr di robiola
– 7 o 8 fette di speck dolce (più 4 per la decorazione)
– 1 cespo di radicchio tardivo
– olio e.v.o.


Io ho decorato le bruschette con una foglia di radicchio avvolta per metà in una fetta di speck.
Ricetta di Lorena Terenghi di bricioledisapori.it